Approvato il consuntivo 2023, anno ricco di iniziative
Nel corso del 2023 i 42 volontari che fanno capo all’associazione provinciale di Trieste della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, hanno donato complessivamente ben 4.748 ore del loro tempo libero, operando fattivamente nelle diverse attività, dalle iniziative di prevenzione all’assistenza ai pazienti.
Parallelamente nello stesso anno i professionisti che compongono il Direttivo e gli specialisti che hanno offerto visite di prevenzione senza percepire alcun compenso hanno avuto un impegno quantificabile in circa cinque mila ore.
Questi dati spiccano nel bilancio consuntivo di Lilt Trieste, approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei soci, mettendo in evidenza come ”in una Organizzazione di Volontariato contano non solo le risorse economiche a disposizione ma anche le energie umane che quotidianamente consentono di svolgere le varie attività e di essere solidali nei confronti del prossimo”, sottolinea la presidente di Lilt Trieste Sandra Dudine, esprimendo riconoscenza.
Il lavoro volontario è quindi alla base dell’attività di Lilt, che come si evince dal consuntivo, nel 2023 è stata assai intensa, consentendo interventi ed iniziative che sfiorano l’ammontare di 360 mila euro tra contributi pubblici, quote associative, 5×1000, elargizioni, donazioni, raccolte fondi e progetti in rete con le altre Lilt a livello regionale e nazionale.
La parte scientificamente più rilevante consiste in due progetti pilota, finanziati dalla Lilt nazionale, in cui Trieste è in rete con le Lilt di Gorizia, Udine e Pordenone, oltre che con altre Lilt italiane.
Un progetto, di cui Lilt Trieste è capofila, è rivolto a sostenere la diagnosi precoce e la qualità dei programmi di screening del tumore al seno in donne tra i 45 e i 49 anni. Con l’altro è stato avviato uno studio sulla correlazione tra esposizione all’amianto e tumore ovarico.
“Programmi che rappresentano un esplicito riconoscimento di Lilt nazionale alle competenze e alle capacità operative che sa mettere in campo la nostra associazione provinciale, anche in virtù di importanti alleanze”, rimarca la presidente, menzionando le istituzioni (Regione, Comuni, Asugi, Università, Ordine dei Medici, Ordine dei farmacisti, Area Science Park, Federsanità Anci FVG), una decina di altre associazioni di volontariato, diverse aziende del territorio, le Forze dell’Ordine.
Come ogni anno, anche nel 2023 Lilt Trieste ha contribuito alle campagne di promozione della prevenzione dei principali tumori; ha organizzato banchetti sul territorio, iniziative mirate, conferenze, laboratori, gruppi di auto mutuo aiuto; è stata presente sugli organi di informazione e sui social. Ha anche offerto gratuitamente, in collaborazione con i professionisti di Asugi, quasi 1.200 visite di prevenzione senologica, urologica, gastroenterologica e soprattutto dermatologica, come le iniziative pubbliche fatte d’estate in spiaggia a Grado e Marina Julia, insieme alla Lilt Isontina.
Non solo. “La nostra associazione – spiega ancora Dudine – ha continuato a sostenere i programmi regionali di screening, tra l’altro occupandosi dell’accoglienza delle donne all’Itis, dove è posizionato un mammografo, e ad aiutare i pazienti oncologici. In proposito mi piace sottolineare i ben 902 trasporti gratuiti dal domicilio al luogo di cura e viceversa”.
Inoltre, in risposta alle richieste dei pazienti e alle sollecitazioni dei reparti ospedalieri, ha donato presìdi e ausili sanitari, fornito parrucche per le pazienti in chemioterapia, acquistato 12 sonde per un colonscopio robotizzato, raccolto fondi finalizzati all’acquisto di una dermocamera .
“Siamo consapevoli che non è poco, ma dobbiamo e vogliamo crescere ancora perché crescono anche i bisogni delle persone”, promette in conclusione la presidente di Lilt Trieste Sandra Dudine, sottolineando come “stiamo sempre più puntando sulle giovani generazioni, con collaborazioni già attivate con Fipav FVG e con tre società di volley e basket, nella consapevolezza che lo sport è uno dei migliori esempi di stili di vita sani e dunque la prevenzione parte anche dall’attività fisica”.
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